Nevralgia del trigemino



Il trigemino è il quinto dei nervi cranici, così detti perché originano direttamente dal sistema nervoso centrale. Ne abbiamo 12 paia, un nervo per lato e quindi abbiamo un trigemino di destra e un trigemino di sinistra.

È costituito da una componente prevalentemente sensitiva e da una più modesta componente motoria. Il nervo sensitivo trasmette informazioni sensoriali di tipo tattile e termodolorifico dell’emiviso omolaterale. È a sua volta diviso in 3 branche: V1, V2 e V3, che innervano rispettivi territori del volto (vedi figura a lato).

La definizione di nevralgia del trigemino è quella di un dolore facciale generalmente di forte intensità e con natura disabilitante.


Dal punto di vista clinico possiamo differenziare la nevralgia del trigemino in due differenti tipi:

Nevralgia essenziale (nevralgia tipica): il paziente presenta dolore intenso e parossistico del tipo “a scariche elettriche”, della durata di un secondo, ma che si può ripetere a salve per parecchi minuti. Il dolore è sempre monolaterale e tipicamente limitato a una o al massimo due branche confinanti. Tipica è anche l’esistenza di una trigger zone, ossia di un punto ben preciso chebasta sfiorare per far ripartire il dolore.

In una recente meta-analisi (revisione di importanti lavori scientifici) effettuata da Antonini e coll, (2014) è stato trovato che nell’89% dei casi di nevralgia essenziale era presente un contatto diretto tra un vaso (per lo più un’arteria) e il nervo (conflitto neuro-vascolare). Tale contatto scatenerebbe la nevralgia per cause non ancora del tutto precisate (pulsatilità dell’arteria che irrita il nervo a lungo andare ?), tanto che, la presenza del solo contatto tra arteria e trigemino non basta (per fortuna !) ad assicurare l’esistenza della nevralgia: nello stesso lavoro è stato infatti riscontrato l’esistenza di contatto tra vaso e nervo nel 36% di soggetti asintomatici, cioè che avevano mai avuto nevralgia del trigemino.

L’obbiettività neurologica dei pazienti con nevralgia essenziale del trigemino è solitamente normale e il trattamento di prima scelta è generalmente farmacologico e prevede l’utilizzo di farmaci inibitori dei canali del sodio. Tra i diversi altri trattamenti, mi preme ricordare che, In casi selezionati, si può ricorrere con buoni risultati, allorchè si dimostri l’esistenza di un conflitto neurovascolare, all’intervento chirurgico, che consiste in una esplorazione microchirurgica a livello dell’emergenza del trigemino, delicato sbrigliamento dal vaso e eventuale interposizione di una piccola membrana amorfa, per evitare la recidiva.

Altre possibili cause di questo tipo di nevralgia possono essere la malformazione di Chiari, la sclerosi multipla o una lesione di varia natura dell’angolo ponto-cerebellare a contatto col nervo. Alcuni pazienti, infine, presentano nevralgia essenziale del trigemino con una risonanza magnetica del tutto normale.


Nevralgia secondaria:  ha caratteristiche cliniche diverse dalla forma essenziale. Il dolore è usualmente sordo e continuo con parossismi dolorosi che durano 3-4 ore e interessano generalmente tutte e tre le branche. In questo caso non vi sono trigger zone. L’obbiettività neurologica può essere normale o può essere presente un’area di perdita della sensibilità a livello dell’emiviso interessato dalla nevralgia o altri deficit neurologici. Le cause di questa forma sono varie e rappresentate da lesioni interessanti i nuclei di origini del trigemino e tutto il suo decorso (schwannoma, meningioma, sarcoidosi, linfoma, meningite, tubercolosi, etc). il trattamento è più complesso e mira, quando possibile, al trattamento della patologia responsabile della nevralgia, eventualmente combinato con quello farmacologico.


Trattamento della nevralgia del trigemino con Scrambler Therapy


Essendo il dolore della nevralgia del trigemino tipicamente neuropatico, tale patologia si presta a essere trattata con la Scrambler Therapy.

Sabato, Marineo e Gatti (2005) in 20 casi di nevralgia del trigemino trattati con scrambler therapy hanno ottenuto una riduzione del dolore e degli attacchi con una VAS (scala soggettiva che misura il dolore e varia da 0=assenza di dolore a 10=dolore massimo) che mediamente dal valore di 6.21 è passata a 1.89. Tale risultato è stato giudicato globalmente statisticamente significativo.